domenica 16 dicembre 2012

Foto in Mostra: Taranto, mi piace!



«Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – Bruni Carmen – Rossi Tramonti Tarantini Taranto Lungomare –Aprile 2011

Titolo: Guardie di Taranto Autore: Claudio Quibrino Anno: 2012 Località: Taranto, Piazza della Vittoria
Autore Massimo Boccuni Titolo: La nostra risorsa Luogo: Litoranea - Baia del Pescatore Data: Novembre 2008

«Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – Francesco Nesca – Tramonto al Marpiccolo – Marpiccolo–



Mariasilvia Imperatrice Luogo: Cattedrale di San Cataldo, Città Vecchia  Titolo: una tranquilla sera di fine estate


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – Antonella Labriola – Passeggiando tra i vicoli – Taranto Vecchia – 3 Aprile 2010».

Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – Antonella Labriola – Monumento ai Marinai – Lungomare – 29 Febbraio 2008».
Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [Ylenia Galasso] – [Fraternità] – [Taranto-] – [06/04/2012]».

Titolo : Liberiamo Taranto Autore: Claudio Quibrino Anno: 2012 Località : Taranto, Piazza della Vittoria
Concorso Taranto, mi piace. Gianni Campidoglio- Piazza Immacolata- 2012


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – Flavio Labriola – "Devozione e tradizione"– Piazza Giovanni XXIII - Taranto – Aprile 2012
Max Perrini - Gente di Taranto - Dicembre 2012

Foto in concorso"Taranto,mi piace"-autore SARA DI TANA-titolo "Acque di seta"-Castello Aragonese-data 29/04/12
Concorso Taranto, mi piace. Gianni Campidoglio- Tarantinità - 2012


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [Ylenia Galasso] – [Ammiro la tua bellezza ..."Taranto"] – [Lega Navale Taranto-] – [09/12/2010]».


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore LORENZO GISOTTI – ENERGIA GLACIALE [Senza energia basta riempirlo di ghiaccio] – [Via CARIATI CITTA' VECCHIA] –  [07/2012]»

Foto in concorso "Taranto,mi piace"-autore SARA DI TANA-titolo "Castello al tramonto"-Castello Aragonese-data 29/04/12



Foto in concorso "Taranto mi piace" : autore:Franco Scherma; titolo:"luci ed ombre sul Mar Grande; luogo del ritratto: Lungomare;data: 20.11.2012

Bartolomeo Giove- L'alba sul borgo antico- città vecchia Taranto


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [TINA MINELLI] – [MARINAI AL TRAMONTO] – [PIAZZA CASTELLO] – [19.09.2012]

Foto in concorso: Taranto ,mi piace. Giulia Dormio  "Fra morte e incanto" 26.06.2011




Foto in concorso Taranto,mi piace!- Antonella Ieraci-La mia Taranto-Lungomare-13-12-2012


Foto in concorso Taranto,mi piace!- Antonella Ieraci-La mia Taranto-Ponte girevole-13-12-2012


 concorso “Taranto, mi piace!” – Bruni Carmen – Tra Storia e lavoro Taranto Lega Navale – Marzo 2011


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [VINCENZA ROMEO] – [il sole scende sul mar piccolo] – [discesa di via Roma] – [11/10/2012]
«Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [Elisabetta Fonseca] – [Punti di fuga] – [Lungomare]


Autore: Pietro Bello-Masserie Tarantine-


Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [TINA MINELLI] – [TRAMONTO SUL MARE] – [PIAZZA CASTELLO] – [19.09.2012]




Foto concorso "Taranto mi piace" autore - Samanta Tanzarella titolo - "Estate d'Ottobre" Luogo Lungomare 
data - 17/10/2012

Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore ALEXANDRA COSA – IL PONTE – PONTE GIREVOLE (TARANTO) – 11/2012


 «Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [Elisabetta Fonseca] – [Misteri] – [Taranto, Via D'Aquino] –

Foto 2 in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [Giancarlo Lamarina] – [COM'E' BELLA LA MIA TERRA] – [TARANTO] – [GIUGNO 2012]»



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venerdì 14 dicembre 2012

Come perdere 2 kg. prima delle abbuffate Natalizie.

Tra pochi giorni inizierà il tour de force culinario di Natale: panettone, pandoro, tortellini in brodo, torrone, lentticchie e zampone sono in agguato. Ecco una dieta last minute per perd
ere due chili prima delle feste e partire così avvantaggiati.
Si tratta di una dieta di 1200 calorie che ho trovato sul blog Dieta Club. Ecco uno schema base:
Colazione: 125ml di latte parzialmente scremato + 30g di fiocchi di avena
Pranzo: 80g di pasta, meglio se integrale conditi con 60g di sugo al pomodoro
200g di verdura fresca condita con 5g di olio extravergine di oliva
150g di frutta di stagione
Spuntino: frutta di stagione
Cena: 150g di carne o pesce cotti alla griglia o in forno senza condimenti aggiunti
200g di verdura fresca condita con 10g di olio di oliva extravergine
30g di pane, meglio se con semi interi o integrale
150g di frutta di stagione
Un consiglio: bevete almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e dopo cena sorseggiate una tisana non zuccherata. Ecco come preparare il fisico agli eccessi alimentari per limitarne i danni…

Capodanno a Taranto


Natale con chi vuoi! (tanto siamo al completo!) Capodanno solo da noi! ancora qualche disponibilità!
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giovedì 6 dicembre 2012

Last minute: Ponte Immacolata a Taranto

Premi Concorso Fotografico: Taranto, mi piace!

Premi I primi tre classificati, secondo le modalità di voto su indicate, riceveranno in premio 1° classificato: un soggiorno per 2 persone, di una notte in camera matrimoniale+colazione presso il B&B “Le finestre sul borgo” Via Di Palma,21 Taranto 2° classificato: una cena per due presso il ristorante “Il Braciere” in Via Acclavio Taranto 3° classificato: un aperitivo per due presso il Bar Old Fashion in Via Pupino 20/A Taranto

martedì 4 dicembre 2012

Regolamento Concorso fotografico: Taranto, mi piace!


Concorso fotografico “Taranto, mi piace!” REGOLAMENTO 1.Tema del concorso: le fotografie dovranno avere come protagonisti Taranto e il suo territorio. Sono oggetto delle riprese fotografiche, oltre al patrimonio culturale e paesaggistico, anche i quartieri, le tradizioni, la movida e l’enogastronomia, e quanto possa raccontare lo “spirito del luogo” del territorio. 2.Obiettivo: Valorizzare il patrimonio culturale di Taranto e provincia attraverso la partecipazione attiva della comunità e dei social network. 3.Requisiti di partecipazione: il concorso è aperto a tutti (professionisti, amatori, principianti, ecc.) 4.Modalità di partecipazione: ogni partecipante deve inviare le foto ad alta definizione (300 dpi, dimensioni di stampa 30 x 40 cm, *.jpg), nominando i file secondo lo schema “cognome_foto01.jpg”, e inserendo il testo del messaggio: «Foto in concorso “Taranto, mi piace!” – autore [NOME COGNOME] – [TITOLO] – [LUOGO RITRATTO] – [DATA]». NOTA BENE: L’invio deve avvenire dal 5 dicembre al 19 dicembre con le seguenti modalità: visitare la pagina “LE FINESTRE SUL BORGO” (http://www.facebook.com/#!/BedandBreakfastTarantoLeFinestreSulBorgo), inviando un messaggio privato ai suoi amministratori con le fotografie in allegato; Le foto possono essere edite ed inedite e scattate con qualsiasi supporto (ivi compresi telefonino, smartphone, tablet, ecc.). Il partecipante, candidando le opere, dichiara e garantisce di possedere tutti i diritti sulle stesse, che le opere non ledono alcun diritto di terzi e non violano nessuna legge vigente, dichiara e garantisce inoltre di essere titolare di ogni diritto morale e patrimoniale d’autore. Le foto verranno caricate dagli organizzatori nell’album “Taranto, mi piace!”. Le opere candidate non si possono ritirare. Le foto possono essere anche manipolate e ritoccate. Ogni partecipante può proporre un massimo di 2 (due) fotografie. 5. Concessione Licenza: Il partecipante concede all’ Associazione We Plan e alla pagina “Le finestre sul borgo” su facebook una licenza d’uso non esclusiva. Il nome (o il nickname) dell’autore verrà in ogni caso sempre indicato. 6. Partecipazione al voto: il voto è “popolare” in quanto la giuria è composta dagli utenti di facebook che, cliccando “mi piace” sulle foto, esprimeranno la loro preferenza su una o più immagini. I partecipanti al concorso possono promuovere le proprie immagini attraverso i social media, tenendo conto che il calcolo dei voti verrà effettuato solo sulla base del numero dei “mi piace” all’interno dell’album “Taranto, mi piace!” dal 21 dicembre al 5 gennaio 2013 entro e non oltre le ore 24 del 5 Gennaio 7 Controllo del Voto: L’organizzazione controllerà il corretto andamento del voto e si riserva, a suo insindacabile giudizio, di verificare, in caso di anomalie, i voti conteggiati e i punteggi. 8. Esclusione candidature: L’organizzazione potrà a suo insindacabile giudizio escludere opere candidate, nel caso le ritenga fuori tema, o non conformi a quanto previsto nel presente regolamento. L’organizzazione potrà altresì escludere, sempre a suo insindacabile giudizio, gli autori che tentano di manipolare in maniera illecita il voto o che hanno un comportamento non consono ad una leale competizione o per qualsiasi altro motivo ritenuto valido. 9.Finalisti: le prime venti foto che avranno raggiunto un numero maggiore di “mi piace” verranno dichiarate vincitrici, stampate dallo Studio Fotografico “Mitoz” di Mimmo Pastorelli Faggiano -Taranto, partner dell’iniziativa, ed esposte in una mostra fotografica il cui allestimento verrà curato dall’associazione WE PLAN in collaborazione con il B&B “Le finestre sul borgo” Taranto – pagina di facebook, senza alcun onere per i partecipanti 10.Ogni autore che sarà stato selezionato per l’esposizione, dovrà inviare un testo esplicativo contenente tra l’altro Nome e Cognome (o nickname), titolo della foto e luogo, per un massimo di 300 battute, all’indirizzo di posta associazioneweplan@libero.it entro e non oltre il 8 Gennaio 2013. Il risultato del concorso, con l’elenco dei vincitori, le opere ed i premi assegnati, verrà riportato sul blog Le finestre sul borgo oltre che sulle pagine facebook “Le finestre sul borgo”. L’inaugurazione è prevista per giorno 20 gennaio 2013. 11. Informazioni: per ulteriori dettagli, delucidazioni e informazioni è possibile contattare la segreteria di Associazione We Plan ai numeri 334 6683679 – 336 258080 oppure tramite mail associazioneweplan@libero.it. 12.Accettazione Regolamento: La partecipazione al concorso implica la totale accettazione del presente regolamento. I primi tre classificati, secondo le modalità di voto su indicate, riceveranno in premio 1° classificato: un soggiorno per 2 persone, di una notte in camera matrimoniale+colazione presso il B&B “Le finestre sul borgo” Via Di Palma,21 Taranto 2° classificato: una cena per due presso il ristorante “Il Braciere” in Via Acclavio Taranto 3° classificato: un aperitivo per due presso il Bar Old Fashion in Via Pupino 20/A Taranto

Concorso Fotografico: Taranto, mi piace!

L’ Associazione WE PLAN in collaborazione con la pagina facebook 'LE FINESTRE SUL BORGO', presenta il concorso "social fotografico" su facebook "Taranto, mi piace!". Il concorso fotografico è aperto a tutti, ed ha come tema Taranto e il suo territorio. Ogni fotografia dovrà mirare a raccontare lo spirito del territorio: sono oggetto degli scatti, oltre al patrimonio culturale e paesaggistico, anche i quartieri, le tradizioni, la movida e l'enogastronomia, insomma tutto ciò che ci piace della città Il concorso ha come obiettivo la narrazione delle vocazioni tarantine attraverso i racconti fotografici dei suoi abitanti. Chi volesse partecipare alla competizione deve prendere visione del regolamento sul blog , inviando quindi max due fotografie allegandole ad un messaggio privato indirizzato alla pagina facebook B&B “LE FINESTRE SUL BORGO” , contenente nome e cognome dell'autore, titolo, luogo e data in cui la foto è stata scattata. Le immagini verranno caricate nell'album "Taranto, mi piace!" sulla pagina di facebook "LE FINESTRE SUL BORGO". Si potrà votare dal 21 dicembre al 5 gennaio 2013 L'iniziativa punta all'interazione tra la comunità virtuale, quale appunto quella di facebook, e quella "reale" che vuole partecipare alle attività culturali della città. "Taranto, mi piace!" è un concorso fotografico con giuria "popolare": saranno infatti gli utenti di facebook a votare le foto preferite attraverso il loro "mi piace", decretando quindi quali immagini prenderanno parte all'esposizione finale. Le prime venti foto che riceveranno più "mi piace" entro la data di chiusura del concorso saranno “protagoniste” di una mostra fotografica. L'inaugurazione dell'esposizione temporanea si svolgerà il 20 gennaio 2013. Inoltre i primi tre classificati riceveranno in premio 1° premio: un soggiorno di una notte per due persone in camera matrimoniale B&B “Le finestre sul borgo” Via Di Palma,21 Taranto 2° premio: una cena per due presso ristorante Il Braciere in Via Acclavio Taranto 3° premio: un aperitivo per due presso il Bar Old Fashion in Via Pupino 20/A
Inviaci subito la tua foto!

venerdì 16 novembre 2012

Taranto (Puglia): visita alla città, cosa vedere e sapere


Il profumo salato della brezza, gli aromi di pesce fresco che invadono il molo, e il suono cadenzato delle onde sulla battigia, non fanno che sussurrare una poesia dedicata al mare. E il mare che accarezzaTaranto, a dire il vero, non è un’unica tavola turchese chiazzata di spuma: i mari sono due, impetuosi e affascinanti, e il comune pugliese viene chiamato anche “Città dei due mari”. Popolata da quasi 200 mila abitanti, capoluogo dell’omonima provincia della Puglia, Taranto è una creatura mutevole, vivace e gentile allo stesso tempo, carica di storia e proiettata verso un futuro fiorente.  Oggi si tratta del secondo centro più popoloso della regione, nonché terzo dell’Italia meridionale peninsulare, ma ancor prima dei nostri giorni la città ha conosciuto popoli innumerevoli: il suolo di Taranto è stato solcato da piedi valorosi, il suo territorio è stato desiderato da uomini potenti di ogni tempo, e il tessuto urbano porta le cicatrici dei tempi più duri ma anche i gioielli dei giorni più ricchi. Incastonata lungo l’omonimo golfo che si affaccia sullo Ionio, la città è lambita dal Mar Grande e dal Mar Piccolo, e si estende a un’altitudine media di 15 metri s.l.m.: a sancire lo sposalizio tra terra e mare è anche la forma particolare dell’area, che si divide in ben tre penisole naturali e un’isola artificiale. Il Mar Grande è quello che costeggia il litorale esterno, mentre il Mar Piccolo è considerato il vasto bacino interno.  Luogo d’incontro per eccellenza tra l’attività umana e la forza del Mediterraneo è il porto: a Taranto c’è infatti un grande porto industriale e commerciale, e la pesca è una delle risorse economiche più sviluppate della città. Non sono da meno l’agricoltura, che può contare sul nutrimento di un clima paradisiaco, l’industria e il turismo. I turisti trovano a Taranto la risposta a molteplici desideri: che si voglia trascorrere un’appassionante vacanza balneare, o si vogliano visitare testimonianze storiche di grande pregio; che ci si voglia abbandonare al divertimento più puro, o ci si voglia viziare con qualche peccato di gola, questa città è un mondo solare e accogliente, in cui si intrecciano storie che fanno innamorare.  Tra i monumenti più significativi c’è il Ponte Girevole, o Ponte di San Francesco di Paola, che collega l’isola artificiale del Borgo Antico con la penisola del Borgo Nuovo: aperto nel 1887 ad opera dell’Ammiraglio Ferdinando Acton, il passaggio consente di scavalcare un canale navigabile lungo 400 metri, che unisce i due mari della città. Rimodernato nel 1957 secondo le nuovetecnologie, il ponte fu dedicato a San Francesco di Paola, il santo protettore degli uomini di mare.  Il Borgo Antico, che occupa un frammento di terra avvolto dalle onde, può vantare un’antica costruzione di grande interesse storico e archeologico: si tratta dell’ipogeo “De Beaumont Bonelli Bellacicco”, imponente edificio che più di ogni altro racchiude pezzi di storia locale affascinanti. Un concentrato di memorie perdute, che partono da un’era geologica lontanissima, attraversano i periodi magno-greco, bizantino e medievale, e giungono al XVIII secolo. Sviluppato su tre piani, per un totale di 700 mq, l’ipogeo ha uno sbocco diretto verso il mare che conduce alla battigia del Borgo Antico.  Ma la costruzione più imponente di Taranto è indubbiamente il Castello Aragonese, o Castel Sant’Angelo, con una massiccia pianta quadrangolare che occupa l’angolo estremo dell’isola del Borgo Antico. La parte più datata risale al lontano 916, fondata dai Bizantini con lo scopo di proteggere l’abitato dagli attacchi pirateschi e della Repubblica Veneziana. Fu Ferdinando II d’Aragona, nel 1486, ad ordinarne l’ampliamento da cui risultò la struttura attuale, con sette torri di cui tre allineate lungo il fossato che raggiunge il Mar Piccolo, e le altre quattro disposte a disegnare un quadrilatero.  Non è da meno la Fortezza di Laclos, struttura fortificata creata per volere di Napoleone Bonaparte alla fine del XVIII secolo: deciso a fare di Taranto uno dei suoi avamposti sul Mediterraneo, l’imperatore volle garantire la sicurezza della città con la costruzione della fortezza, affidata al Generale d’Artiglieria Pierre Choderlos de Laclos. Rilevante dal punto di vista militare e architettonico, la costruzione si rivela fondamentale anche sul fronte paleontologico, grazie alla presenza di fossili incastonati nei blocchi calcarei alla base della struttura.  Per completare l’esplorazione cittadina, chi visita Taranto non può farsi sfuggire la cattedrale di San Cataldo, che si erge su un edificio bizantino della seconda metà del X secolo. Sull’impianto originario si creò la chiesa attuale verso la fine dell’XI secolo, con pianta di tipo basilicale, mantenendo alcuni elementi del palazzo precedente.  Tante altre chiese, disseminate nel centro di Taranto, testimoniano la profonda devozione dei fedeli nel corso dei secoli, così come le tradizionali feste religiose. Tra le manifestazioni più sentite dalla cittadinanza, in effetti, ci sono i Riti della Settimana Santa, che a partire dalla Domenica delle Palme attirano nel centro tanti visitatori della regione e oltre. Ricordando l’entrata di Gesù a Gerusalemme, le due principali confraternite comunali si sfidano all’asta per aggiudicarsi le statue che sfileranno in processione: il ricavato dell’asta viene devoluto nel corso dell’anno a favore di cause benefiche.  Ma gli eventi della città non si limitano alle feste religiose: rappresentativo della tradizione locale è ad esempio il Palio diTaranto, una manifestazione in costume che prevede, in particolare, una gara di imbarcazioni a remi disputata tra i dieci rioni della città. Nato nel 1986, il palio viene riproposto ogni anno in data 8 maggio, in corrispondenza della festa di San Cataldo che dura fino al 10 maggio. Le gare di barche continuano invece sino alla fine di luglio, quando avviene la premiazione finale.  Tra i dettagli più accattivanti delle feste locali ci sono le specialità gastronomiche che sempre accompagnano l’atmosfera di festa. I ristoranti tradizionali propongono ricette a base di frutti di mare ma anche di prodotti della terra, e tra i piatti più rinomati ci sono le orecchiette con le cime di rapa o il ragù. Deliziose le mozzarelle e le provole fresche, ma anche i piatti a base di carne, da innaffiare con un buon vino Aleatico di Puglia DOC, un Lizzano DOC o un Martina Franca DOC. Da provare, infine, le arance, i mandarini e le clementine che come pepite d’oro agghindano i raccolti nella campagna circostante, oppure l’uva, i fichi succosi e le angurie. I dolci più buoni, per chiudere ogni pasto in bellezza, sono quelli a base di miele e pasta di mandorle.  La frutta e la verdura di Taranto hanno il profumo e il sapore del sole: questo grazie al clima piacevolissimo della zona, che è di tipo temperato con qualche punta continentale. L’estate è molto calda e talvolta afosa, ma generalmente accarezzata dalla brezza gradevole che viene dal mare, mentre l’inverno è mite e piovoso, con poche precipitazioni nevose. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 6°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 20°C ai 29°C, con picchi che superano i 35°C. Le piogge si concentrano tra novembre e dicembre, quando cadono in media 52-59 mm mensili.  Essendo un’importante città turistica, industriale e commerciale,Taranto non è difficile da raggiungere. Chi viaggia in auto può percorrere l’autostrada del Sole Milano-Bologna-Canosa, poi la superstrada Bari-Lecce e infine la superstrada Lecce-Taranto. Chi sceglie il treno può contare sulla stazione ferroviaria cittadina e anche chi decide di volare può atterrare direttamente all’aeroporto tarantino di Grottaglie. Infine, se si sceglie il viaggio via mare, il porto di Taranto è collegato con le principali città portuali italiane.

Non solo Taranto, ecco tutte le Ilva d’Italia

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Non solo Taranto, ecco tutte le Ilva d’Italia Lidia Baratta Non solo Taranto, anche in altre zone d’Italia ci si ammala per l’inquinamento prodotto dagli stabilimenti industriali. In base al rapporto 2011 dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) sull'inquinamento degli stabilimenti industriali in Europa, più di 60 fabbriche italiane compaiono nella lista dei 622 siti più "tossici" del continente. E, a sorpresa, l’Ilva di Taranto del Gruppo Riva non è al primo posto tra le italiane. La maglia nera del sito più inquinante d’Italia (al 18esimo posto della lista Eea) se la aggiudica la centrale Enel termoelettrica a carbone Federico II di Cerano, in provincia di Brindisi. Ecco la mappa completa dei siti industriali più inquinanti d'Italia.  Non solo Taranto, anche in altre zone d’Italia ci si ammala per l’inquinamento prodotto dagli stabilimenti industriali. In base al rapporto 2011 dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea) sull'inquinamento prodotto dagli stabilimenti industriali in Europa, più di 60 fabbriche italiane compaiono nella lista dei 622 siti più "tossici" del continente. E, a sorpresa, l’Ilva di Taranto del Gruppo Riva non è al primo posto tra le italiane. La maglia nera del sito più inquinante d’Italia (al 18esimo posto della lista Eea) se la aggiudica la centrale Enel termoelettrica a carbone Federico II di Cerano, in provincia di Brindisi, la seconda più grande del Paese dopo Civitavecchia. Qui, al confine con il Salento, dal 2007 il sindaco ha indetto una ordinanza che vieta la coltivazione dei 400 ettari di terreno che circondano la centrale. Da molti anni i contadini chiedono a gran voce cosa abbia avvelenato i loro campi. E forse, anche i loro polmoni. Alla fine hanno presentato un esposto, a partire dal quale la procura di Brindisi ha aperto una inchiesta. Tra i quindici indagati, ci sono dirigenti Enel e imprenditori addetti al trasporto del carbone che alimenta la centrale, accusati di gettito pericoloso di cose, danneggiamento delle colture e insudiciamento delle abitazioni. A contaminare i terreni, le colture, l’acqua e l’atmosfera, secondo la perizia affidata a Claudio Minoia, direttore del laboratorio di misure ambientali e tossicologiche della Fondazione Maugeri di Pavia, sarebbe la polvere del combustibile usato nella centrale. Stessa conclusione a cui è arrivato uno studio della Università del Salento e Arpa Puglia, che individua «la centrale Enel Federico II, con particolare riferimento alla gestione del carbonile» come «fonte potenziale più probabile delle emissioni». Il processo partirà il prossimo 12 dicembre e la provincia di Brindisi ha annunciato che si costituirà parte civile. Dopo Cerano, bisogna aspettare il 52esimo posto per trovare gli stabilimenti a rischio chiusura dell’Ilva di Taranto, con l’emissione di 5.160.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno, circondati dalle raffinerie e dalle centrali termoelettriche di Eni (all’80esimo posto della lista Eea).  Alla 69esima posizione compaiono le Raffinerie Sarde Saras di Sarroch, in provincia di Cagliari, di proprietà della famiglia Moratti. Si tratta della raffineria più grande d’Italia, con una capacità di produzione di 15 milioni di tonnellate annue di petrolio, ossia il 15% della capacità italiana di raffinazione. Una vera e propria città del petrolio addossata al paese di Sarroch, in cui molte case sono state costruite quasi a ridosso dei serbatoi. Anche qui la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla attività della Saras e sulle presunte conseguenze per la salute degli operai e degli abitanti di Sarroch. Nella raffineria nel maggio 2009 tre operai sono morti intossicati dall’azoto nel corso di una operazione di lavaggio di una cisterna, e quattro dirigenti sono stati rinviati a giudizio per non aver garantito agli operai le condizioni di sicurezza necessarie sul posto di lavoro.  Non solo Saras. L'aria della Sardegna risulta altamente inquinata anche a causa della presenza della centrale termoelettrica E.on di Fiume Santo (Sassari), nell’area industriale di Porto Torres, e della centrale “Grazie Deledda” di Portoscuso, nel Sulcis. Rispettivamente all’87esimo e al 186esimo posto della classifica Eea. Il Sulcis, nell’area di Portovesme, è un bacino che accoglie aziende diverse, dalla produzione di alluminio (Alcoa, Eurallumina), bitume e polistirolo, al trattamento dei gas e alla gestione di rifiuti speciali e mercantili. E, ciliegina sulla torta, c'è anche una miniera di carbone (Carbosulcis spa). «Non ci possono essere corsie preferenziali per le bonifiche ambientali: Porto Torres e il Sulcis sono nelle stesse condizioni dell’Ilva di Taranto e devono essere immediatamente avviate», ha dichiarato il deputato Pdl Mauro Pili nei giorni scorsi. «Bisogna ricorrere anche qui alla magistratura, rischiando di far crollare tutto il sistema industriale sardo?», si chiedono in tanti sull’isola. Secondo il Wwf, nell’area industriale di Porto Torres «sono state scaricate acque reflue industriali in violazione dei limiti fissati dalla legge con conseguente inquinamento del suolo e immissione di sostanze cancerogene e altamente tossiche per l’ambiente e la fauna marini», generando «un gravissimo pericolo per la pubblica incolumità», con «l’incremento della mortalità per tumore polmonare, altre malattie respiratorie non tumorali, malformazioni alla nascita». In particolare, «nei pressi dell’insediamento petrolchimico è stata rinvenuta una lunga serie di contaminanti tra cui sostanze organiche clorurate, mercurio, solventi, diossine e pesticidi». E anche la salute del Sulcis sarebbe malata: secondo un dossier realizzato da TzdE “Energia e Ambiente”, solo nell’area di Portoscuso tra il 1997 e il 2003 siu sarebbe registrata un0incidenza del tumore ai polmoni superiore al 30% rispetto alla media regionale.  Non si salva neanche l’altra isola, la Sicilia, con il polo petrolchimico di Gela, quello siracusano (Augusta-Priolo) e le raffinerie di Milazzo (Messina). Queste aree sono state dichiarate «a elevato rischio ambientale» da uno studio dell’Istituo superiore di sanità, che ha osservato un’alta incidenza di patologie tumorali sia negli uomini che nelle donne. I siciliani che lavorano o abitano attorno a questi stabilimenti industriali, secondo l'Iss, si ammalano soprattutto di «tumore maligno del colon retto, della laringe, della trachea, bronchi e polmoni».  È quello che denuncia anche il sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei, che ha minacciato di far chiudere la centrale Enel a carbone di Torrevaldaliga Nord per via dell’inquinamento prodotto dai fumi. «Questa mattina Civitavecchia sembrava la pianura padana e non per colpa della nebbia», ha dichiarato il primo cittadino nel corso della conferenza dei sindaci della Asl Rmf il 31 luglio scorso. «Quella polvere gialla che proviene dalla centrale Enel non possiamo più sopportarla». Ma Enel risponde che «tutti i controlli sulla funzionalità dei sistemi di monitoraggio delle emissioni sono stati effettuati da ditte specializzate, secondo le scadenze previste dall’autorizzazione integrata ambientale e sono state costantemente verificate dagli organi di controllo competenti». Altra regione in cui sono state individuate numerose aree ad alto rischio ambientale è il Veneto. L’impianto termoelettrico Enel di Fusina è alla posizione 108 delle fabbriche pericolose segnalate dalla Eea, mentre la raffineria di Venezia-Porto Marghera dell’Eni è al posto 403. Senza dimenticare che nell’area industriale c’è un piccolo impianto dell’Ilva con un centinaio di dipendenti che rischiano di stare a casa se gli impianti di Taranto venissero chiusi. Nel 1994 la magistratura avviò un'indagine per il disastro del polo industriale: 157 morti, 120 discariche abusive, 5 milioni di metri cubi rifiuti tossici. E anche qui ora i politici locali alzano la mano e chiedono che non si pensi solo a Taranto e all’Ilva. La differenza è che a Venezia ci sono stati i «risarcimenti» delle aziende che hanno versato quasi 500 milioni di euro per l'inquinamento prodotto, a Taranto invece per l'Ilva lo Stato stanzia direttamente quasi 360 milioni per bonificare e ridurre l'impatto ambientale dello stabilimento.

giovedì 25 ottobre 2012

Alla Marina nella città vecchia di Taranto!

È la mia città.
Ho visto pescatori dai volti rudi, consumati dal sole e dalla salsedine, cantare dolci nenie ai pesci ed aprire magicamente le valve viscide e luccicanti delle cozze. Offrirne il frutto, con un sorriso sdentato. Ho ascoltato lo stridio dei gabbiani, abbracciato tramonti. Ho cercato di dimenticare e di guardare oltre quelle ciminiere fumanti.
Fallo anche tu.


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lunedì 6 agosto 2012


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